Rubavano auto in 20 secondi e chiedevano riscatto.
A Catania, due associazioni criminali sono state scoperte nell’ambito dell’operazione Carback, che ha portato all’arresto di 68 persone da parte dei Carabinieri.
La prima associazione era coinvolta in furti di auto, mentre la seconda era legata al traffico di cocaina. L’operazione ha coinvolto oltre 400 agenti. Tra gli arrestati figurano membri strettamente legati ai clan mafiosi denominati “Cappello” e “Cursoti Milanesi”.
I 68 arresti riguardano l’associazione a delinquere di stampo mafioso, l’associazione a delinquere finalizzata al furto di autovetture con il metodo del cavallo di ritorno, la ricettazione, l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti con aggravante mafiosa, l’acquisto e la detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e la detenzione illegale di armi e munizioni.
La compagnia dei Carabinieri di Catania Fontanarossa, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha condotto un’indagine sui furti di auto. Nel corso delle indagini è emerso che gli indagati avevano messo a punto diversi metodi per rubare in poco più di 20 secondi le auto parcheggiate sul suolo pubblico.
I proprietari delle auto venivano poi contattati dagli arrestati che si offrivano di restituire il veicolo rubato in cambio del pagamento di un riscatto che andava dai 500 ai 1.500 euro. Inoltre, gli agenti dell’Arma hanno scoperto un’importante operazione di traffico di cocaina. La droga veniva acquistata per 42.000 euro al chilo e venduta sia all’ingrosso che al dettaglio in vari quartieri di Catania, tra cui Librino e San Giorgio, oltre che in altre città come Siracusa, Palermo e Trapani.